venerdì 26 ottobre 2012

Uomo di fango





Sono stanca d'inciampare 
in uomini di fango
pieni di "bla bla bla"
inconcludenti
e basta una goccia
di realtà e verità
perchè finiscano per divenire
una pozzanghera di mota
...
la loro pochezza.

di Daniela Mariglioni
26-10-1012

domenica 14 ottobre 2012

Rispondo alla tua domanda...



"Ma dove vivi? Sembra la descrizione del Paradiso!" 
mi scrivi...


Vivevo in un residence nuovo, muri nuovi, quartiere nuovo, bello ma nuovo.
Non mi sentivo a mio agio e per quindici anni rimasi in questa casa sentendomi in prestito, con una sensazione d'incompletezza.
Decidemmo di cambiare abitazione quando sentii che mia madre, anziana, aveva paura a vivere da sola.
Le chiesi se le sarebbe piaciuto vivere vicino a me, rispose di si e così cominciai a cercare.
Visitai moltissime abitazioni, per mesi osservai, cercai ma nessuna mi colpiva tanto da sceglierla come casa.
Fu "lei" a scegliere me, passai un giorno per caso ed era situata fuori dal mio ambiente, dai soliti luoghi che io frequentavo.
Un muro di sasso la cintava, era ricoperta interamente d'edera, vecchia e disabitata da vent'anni. 
Lasciata riposare senza alcun intervento di restauro dal 1900, in sasso, con un portico e una stalletta dietro. 
Aprii il cancello che cigolò sinistramente ed entrai, la prima cosa che mi colpì fu un'immensa quercia che proteggeva con le sue estese fronde il giardino.
Era messa male, poverina! Ma quando entrai mi sentii percorrere dal fresco delle sue mura, accolta e coccolata. 
La immaginai pulita, ristabilita e abitabile e fui sua.
Di lì a poco divenne la mia casa!
Ora scrivo dal mio tavolo, sotto al portico, dove ogni mattina saluto il giorno, osservando il sorgere del Sole.
Quando esco ancora assonnata con il mio caffè, m'illumino dentro,mi accolgono tutti gli abitanti di questo posto splendido.
La mia Susi esce con me, compagna da sei anni, mai mi lascia sola ed io la amo immensamente. Yukio, il mio micio, miagolando si avvicina facendomi le prime fusa del giorno, coccolone e sempre affamato.
I miei figli ora dormono tutti, sereni, amati, sicuri di far parte della vita nel modo giusto, senza niente di negativo che ci alletti con false promesse, con la buona realtà, senza pretese impossibili.
Il pettirosso sta mettendo su famiglia e vive qui da diversi anni, rifacendo il nido e cantando per me ogni volta che esco.
Saltella vicino e mi accompagna in ogni stagione, quando raccolgo le foglie cadute, in autunno, è sempre ad un metro da me.
Le cince sono tantissime, colorate e allegre, nidificano sotto al portico ed è veramente un concerto unico, se sono sola mi si avvicinano a beccare le briciole che non gli faccio mai mancare.
Il picchio nero, ogni anno torna con la sua compagna e picchia, picchia sulla quercia salutando quando sono nei paraggi.
Le ghiandaie, buffissime, hanno cibo a volontà e vivono felici da sempre in questo giardino.
La gazza, amica del mio micio, divide con lui le crocchette al mattino e chiacchierano indisturbati tutto il giorno. 
Questo è uno spettacolo che non capita a nessuno credo, un gatto e una gazza, vicini a ciarlare nella loro lingua 
universale, la pace.
La quercia ricopre per la maggior parte del cielo il giardino, mi dona ossigeno e protezione, mi ha vista piangere, soffrire, sorridere, gioire. Vive di me e per me, con me ed io con lei.
Quando sorge il Sole tutto s'illumina e risplende, tra le foglie passano i raggi e colorano, dipingendo una tela magnifica.
Ed io m'illumino, sento tutto questo donarmi gioia, serenità, pace, amore e anche se la vita mi calpesta qualche volta, esco e mi rigenero assorbendo vitalità ed energia positiva da questo piccolo mondo.
Mi chiedi dove vivo, carissimo. Ebbene si, vivo in un angolo di Paradiso, la mia casa, il mio mondo pieno d'affetto con i miei figli e la mia mamma, la natura che mi dona tutto quello che può.
Quando rientro e apro il cancello sento ogni piccola cellula di me ritornare a far parte di tutto questo e sono felice e serena.
In tutto il mondo esistono angoli di paradiso come questo, basta saper cogliere quello che ti offre la natura, saper recepire il messaggio di pace che trasmette, goderne e rigenerarsi.
In poche parole la pace deve essere dentro di noi, essere in sintonia con se stessi e mettere a frutto questo insegnamento. Non è facile con tutta la negatività che si circonda ma non è nemmeno impossibile.  Non costa nulla, ci arricchisce, è la vita stessa.

Daniela Mariglioni   
13-06-2010




La mia quercia, 14 metri di fronde, enorme !!!


La Susi, il mio cagnolino 
Yukio, il micio
lui non c'è più, purtroppo :-( 


Il tavolo da dove scrivo, possibilmente in ogni stagione



..e questa sono io, ora rossa di capelli e vi mando un bacio ....
kissssssssssssssssssssssssss












giovedì 11 ottobre 2012

Intreccio …insieme…noi




Ovattata
gioia sublime 
estasi
sensazioni dimenticate
affiorano
in un intreccio di vite
ancora da percorrere
emozioni
brillano come stelle
in un cielo di velluto blu
luminose
come gocce di rugiada su di noi.
….
Immenso


di Daniela Mariglioni
11-10-2012