venerdì 15 marzo 2013

Abbraccio








Un giorno forse arriverà la notte delle notti dove 
magari non fai l’amore ma dormi solo insieme, a 
fumare previsioni di pace, con la testa sul suo seno, 
sereno. 
A capire che toccare una mente è assai più 
complicato che toccare un corpo, perché un corpo 
puoi stringerlo in un letto ma una mente no. 
Una mente va dove vuole. 
Quando resta, una mente, vuole darti tutto, vuole 
darsi davvero. 
Oltre presenze e assenze, oltre distanze e vicinanze, 
oltre quello che puoi dire o non dire, fare o non fare. 
È ubiquamente tua. Sa sorriderti più delle labbra, 
quando si accorge che non vuoi possederla ma 
prendertene cura. Ed è questo il miracolo profondo, 
il senso denso di un vero incontro. 
Questo l’apice di ogni corrispondenza d’anima. 
Questo il senso di appartenenza. Partire per restare. 
Viaggiare senza spostarsi ma andare dappertutto. 
Mantenersi sempre un po’ selvatici ma farsi 
attraversare oltre i limiti dei propri confini. 
E lasciarsi finalmente contaminare gli occhi da radici 
felici.

Massimo Bisotti.




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